Taijiquan Cheng Ming – sintesi dell’ortodossia

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La forma del “Taijiquan Ortodosso”, conosciuto anche come Taiji della “Sintesi Autentica” o della “Vera Sintesi” (zheng zong), è stata sviluppata da Wang Shu Jin (1905-1981) sulla base del “Taiji Unificato” di Nanjing, creato da una commissione diretta da Chen Pan Ling (1892-1967).

La caratteristica di questa forma di taiji è l’unione, all’interno della forma, delle esperienze nell’arte del combattimento e della coltivazione interna (nei gong) di Wang Shu Jin, già  maestro di xing yi quan e di ba gua zhang.

Prima di trasferirsi a Taiwan nel periodo della rivoluzione culturale, come altri maestri di arti marziali, Wang Shu Jin si allenava regolarmente come discepolo con il Maestro Zhang Zhao Dong a Tianjin, dove aveva praticato anche con Wang Xiang Zhai (1885-1963), fondatore del  dacheng quan (yi quan).

Il suo Taijiquan è quindi la sintesi dei tre stili della “corrente interna” e degli elementi basilari del Dachengquan.

  • Nelle scuole interne, la pratica è normalmente suddivisa in tre parti:
  • apprendimento e ripetizione delle forme, delle tecniche e degli spostamenti
  • studio delle tecniche applicative veicolate dalle forme
  • esercizio delle funzioni mentali e rinforzo interno (nei gong o qi gong).

Questo taiji è allenato in diversi modi:

  • la pratica basilare consiste nella ripetizione lenta e rilassata della forma (tao lu), la cui esecuzione lenta richiede mediamente dai 30 ai 40 minuti per beneficiare in modo completo della ricchezza percettiva ed energetica che è in grado di trasmettere
  • ripetizione dei singoli movimenti e mantenimento delle diverse posture
  • studio delle principali applicazioni al combattimento, grazie alle quali si può correggere la forma e comprenderne le possibilità  latenti
  • ripetizione della forma o di sue parti a velocità  modulata e a ritmi diversi
  • introduzione del fa jing (emissione della forza elastica interna) nei punti chiave della forma e liberamente
  • ripetizione della forma con funzioni mentali, tensioni interne e forza contrapposta (ni jing)
  • ripetizione della forma con introduzione di spostamenti e di elementi tecnici aggiuntivi fino ad arrivare alla “libertà  dalla forma”.

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