Li Jianyu
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Primogenito di 11 figli, Li Jianyu (Li Huimin) nasce in un sobborgo di Pechino il 25 novembre 1924.
La sua famiglia, gli Huimin, fa parte della “minoranza originale” d’origine mussulmana, facilmente riconoscibile dal tipico cappellino, il chechiya, dal quale non si separa mai.
Il piccolo Li viene affidato allo zio, che s’incarica della sua educazione.Dall’età di sei anni dimostra una viva disposizione per lo studio dei classici e della calligrafia, al contempo riceve una formazione nelle arti marziali.
Ha la fortuna d’avere un insegnante importante come Tang Feng Ting, che lo forma direttamente con lo xing yi quan (boxe della forma e dell’intenzione). Sotto la direzione di questo maestro studia le differenti forme a mani nude, con il bastone e con la spada.
A 14 anni, viene ammesso alla Scuola Americana di Pechino, nella quale proseguirà i suoi studi fino ai 17 anni. A 16 anni però decide di sposarsi e riesce a trovare lavoro in una Banca. Con l’arrivo al potere di Mao Zedong, tanto la Banca che la Scuola verranno chiuse definitivamente. Li Jianyu continua i propri studi e ricerche nel campo della pittura e della calligrafia, proseguendo parallelamente a praticare le arti marziali. A 18 anni è accettato come discepolo da Hong Lian Shuen, famoso per il suo particolare modo di battersi con una lunga pipa e per le sue capacità nelle tecniche di rottura con il palmo delle mani.
Quest’ultimo maestro decide poi di presentarlo a Wang Xiangzhai, ritenendolo il migliore esperto nelle arti marziali da lui conosciuto.
Wang Xiangzhai accetta il giovane Li tra i suoi allievi dopo averlo osservato, sorridendo e senza dire nulla, praticare con fatica ma senza demordere lo zhan zhuang con gli altri allievi.
Progressivamente, Li acquisisce sempre più controllo della posizione e può restarvi a lungo senza desistere. Wang comincia allora ad insegnargli le sottigliezze della sua arte e lo accetta tra i discepoli più intimi dandogli, com’era tradizione, l’attuale nome di “Li che contempla l’universo” (Li Jianyu). Li Jianyu pratica ininterrottamente yi quan sotto la direzione di Wang Xhianzhai per 20 anni, fino alla morte di quest’ultimo. Alla sua morte, compone le calligrafie d’epigrafe sulla lapide.
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