Chen Pan Ling


Chen Pan Ling nacque nel 1892 in Cina, a Hsi Ping Hsien nella Provincia dello Henan, e morì nel 1967 nell’isola di Taiwan. Fino alla data della sua morte fu stato considerato il maggiore esperto e il più profondo conoscitore dei principi e delle tecniche di Taiji, Ba gua e Hsing i. Il maestro viveva a Taiwan, ma la sua fama di lottatore era conosciuta anche in Cina, dove era nato e da cui se ne era andato in seguito all’avvento del comunismo.

Suo padre ebbe un ruolo fondamentale nella sua formazione. Scelse per lui i migliori insegnanti che lo portarono alla laurea in ingegneria e avendo una grande passione e competenza per la boxe cinese- aveva studiato al monastero Shaolin – insegnò molto al figlio e lo spinse a dedicarsi alle arti marziali.

Chen Pan Ling con i due figli

Chen Pan Ling dice nella prefazione del suo libro, pubblicato nel 1962:

“Le arti marziali affinano fisicamente, modellano il tuo corpo per farlo diventare sano e forte. Le posizioni del kuo shu sono quelle di un’elegante danza, che combina con tecniche di combattimento classiche. Ci sono molti stili di kuo shu (arti marziali) ma solo 4 sono attualmente molto validi e molto popolari: Shaolin chuan, Hsing i, Ba Gua, Taiji”.

Dopo aver imparato lo Shaolin dal padre studiò con Liu Tsai Chen e Li Tsun-I nel 1912 lo xing yi; il ba gua con tutti i maestri più importanti dell’epoca, il taiji quan con Wu Chien -chuan, Yang Shao-hou, Chi Tsu-hsiu.

Tra il 1928 e il 1929 Studiò taiji quan presso la scuola di Chen Chia Kou nella provincia di Henan, per fare ricerche sullo stile della famiglia Chen.

Raggiunse un tale livello che lo portò presto, negli anni precedenti alla Seconda guerra mondiale, a fare da supervisore in gare e tornei e la scuola di Henan divenne una delle più conosciute del paese. Durante gli anni della guerra, divenne direttore dell’Associazione centrale di Boxe di Chungking e organizzò una commissione che si occupasse di riunire, editare e pubblicare materiale riguardante le arti marziali. La commissione di cui era a capo Chen Pan Ling era composta da 20 esperti e ci vollero tre anni per preparare e riorganizzare tutto il materiale, erano pronti 50 testi e fu in quel momento che i comunisti presero il controllo di tutta la Cina continentale e che questo materiale andò perduto.

Nel 1950 Chen Pan Ling arrivò a Taiwan. L’interesse per le arti marziali era molto e gli amici che incontrò e che praticavano lo spinsero a ripetere l’impresa di recuperare, riscrivere e pubblicare ciò che era andato perduto. La mancanza di denaro e di un’assistenza redazionale fermarono il maestro nell’impresa.

Pochi anni prima della morte, nel 1962, finalmente riuscì a scrivere il suo libro sul taijiquan, disse nella prefazione del libro: Il mio obiettivo è promuovere il kuo shu in tutto il mondo così che tutti possano beneficiarne, per questo ho iniziato a scrivere il testo sul taijiquan”.

Il fine del suo impegno, dei suoi studi, della pratica, è raccolto nelle sue parole:

“Confucio ha espresso sia del letterario sia del marziale per una civilizzazione che voglia mantenersi ed espandersi. Così per i cinesi le arti marziali erano considerate al pari dell’nsegnamento scolastico come uno degli aspetti più importanti della loro cultura. I cinesi cercarono un equilibrio tra forza ed educazione. Studiando solo per la conoscenza e ignorando l’autodifesa, si lascia il paese vulnerabile. La relazione tra le arti marziali e il patrimonio culturale è tale che, se un paese fa troppa attenzione alla cultura, il nemico lo attaccherà  con successo. Così la cultura ha bisogno della forza per proteggere il paese”.

A Taiwan conobbe Wang Shu Jin, grande esperto di xingyi e bagua, con il quale scambiò le esperienze, mostrandogli il suo taijiquan.

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