Che cos’è il Taijiquan
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CHE COS’È IL TAIJIQUAN
Il taijiquan (o ta’i chi ch’uan “pugno del polo supremo”) è al contempo meditazione in movimento, arte marziale, ginnastica, metodo espressivo, disciplina bionaturale.
La scuola Cheng Ming di Taiwan alla quale aderiamo prevede lo studio del taijiquan e delle altre arti interne (xingyi e bagua).
La forma di taiji che pratichiamo è suddivisa in 3 parti composte ognuna da 2 sezioni per un totale di 99 sequenze. I movimenti prestabiliti, lenti e ritmici, permettono di armonizzare mente e corpo, le tecniche sono naturali e piacevoli da praticare.
Il programma prevede apprendimento della forma, delle singole tecniche, delle applicazioni marziali, del tuishou (premere, espandere, cedere, assorbire) e del qigong.
Il taiji quan o “Pugilato della Suprema Polarità”, dove la polarità rinvia al concetto di YIN/YANG, è un’arte marziale che si è sviluppata in sintonia con i principi del Taoismo e della Medicina Tradizionale Cinese. Seguendo l’inclinazione con cui è praticato, il taiji quan può apportare molteplici benefici. Esso può essere al contempo:
- arte della coordinazione interna e dell’equilibrio psico-fisico
- tecnica di difesa personale e di combattimento
- metodo di meditazione in movimento
- sistema per accrescere il benessere, l’energia vitale e la longevità
- ginnastica per preservare lo stato di salute
- aiuto per evolvere la coscienza attraverso l’ascolto e il movimento
I suoi effetti sul sistema nervoso e sulla circolazione, ottenuti attraverso movimenti lenti e naturali, sono alla portata di persone di ogni età. A questo primo stadio d’addestramento possono subentrarne altri, nei quali i movimenti lenti si alternano a quelli esplosivi e alle applicazioni per il combattimento. I movimenti si allenano dapprima singolarmente, poi lentamente nella loro applicazione ed infine a velocità maggiore. Le tecniche di combattimento prevedono calci, pugni, percosse a mano aperta, liberazione da prese e proiezioni; possono essere eseguite con velocità e forza crescenti fino alla libera espressione personale. Ai movimenti estrapolati dalle forme se ne aggiungono normalmente altri di stretching, d’attivazione dei meridiani d’agopuntura, di respirazione e di percezione, in piedi e al suolo. L’addestramento del taiji quan comprende inoltre esercizi di potenziamento energetico chiamati qi gong (“padronanza del soffio vitale”) o nei gong (“regolazione interna”). La percezione del giusto assetto e del rapporto con il terreno, infatti, rendono possibile resistere a forti pressioni esterne o a colpi senza risentirne. Tali esercizi comprendono le posture dell’albero e i movimenti degli animali.
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FORMA DELLA “SINTESI AUTENTICA”
Derivata dalla forma classica di taiji quan dello stile Yang, è stata successivamente elaborata dal famoso maestro di pugilato interno cinese Wang Shu Jin, per inserirvi le peculiarità e gli elementi delle principali scuole interne cinesi. Il pregio di questa forma è la sua applicabilità marziale e il profondo lavoro d’attivazione energetica. Si veda il taiji della Vera Sintesi della scuola Cheng Ming.
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Il tui shou è costituito da diversi esercizi basati sul contatto, nei quali l’accento cade sul continuo cambiamento, la cedevolezza, la percezione della direzione di forza utilizzata dal compagno. Si va da esercizi di base prestabiliti, ad altri combinati, a quelli liberi, con diversi gradi d’intensità e di gioco.
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