1° gathering di Yiquan

Abbiamo fatto anche questo… e ne parliamo solo ora, “a babbo morto”. Giusto per ricordare un importante evento al quale abbiamo partecipato e che ha ancora una volta confermato la bontà  del percorso di studio intrapreso.

Stiamo parlando del 1° raduno internazionale di Yiquan a Basilea (the first international Yiquan gathering in Basel), tenutosi il 14-15 maggio e al quale hanno partecipato diversi insegnanti di Yiquan tra cui alcuni conosciuti esperti. La particolarità  dell’evento consisteva nell’assoluta apertura a scuole e interpretazioni diverse di Yiquan, Dachengquan e Taikiken, e nella gratuità  dell’iniziativa.

Alcuni nomi dei docenti intervenuti all’evento: Yao Yue (Cina, figlio del M° Yao Chengrong), Christian Bauer (Germania), Walter Marek (Germania), Lex Reinhart (Francia), Christian e Michélle Ribert (Francia), Alkin Emirali (Gran Bretagna), Guy Meder (Lussemburgo), Jan Sleijfer (Paesi Bassi), Emmanuel Agletiner (Francia), Yannis Leontaris (Grecia), Sven Christinger (Svizzera).

Essendo impegnati nella stessa data con i Maestri Wang Fu Lai e Huang Su Chun e non potendo assicurare una partecipazione estesa dei nostri praticanti, abbiamo optato per inviare una delegazione composta da Andrea Manera, istruttore di Yiquan-Dachengquan, e Cesare Farina, praticante di Yiquan e Sanda.

A sn Andrea, a dx Cesare. In mezzo gli organizzatori dell’evento.

I nostri due sono stati entusiasti di questa iniziativa, per l’accoglienza ricevuta e per il carattere molto libero della proposte: si trattava di laboratori di un’ora l’uno dove chi si proponeva come insegnante sviscerava un argomento. Tra le proposte presentate: oltre all’Yiquan-Dachengquan, elementi di Xingyi, Bagua e Taikiken.

Gli insegnanti sono stati ben accolti e, a quanto ho capito, il giovane Yao Yue ha fatto la parte del leone: un po’ perché inatteso, un po’ perché cinese, sicuramente per la preparazione fisica e tecnica personale.

Yao Yue con Andrea

In definitiva l’impressione che ho tratto dal racconto di questa esperienza è duplice: da una parte si sta creando una rete di insegnanti motivati e che desiderano far evolvere la concezione e la pratica del Dachengquan (o Yiquan che dir si voglia), dall’altra, in generale, si è ancora ai primi passi e, tolta qualche eccezione, c’è parecchio lavoro da fare.

Dato che non manca la passione e l’impegno, penso che il livello globale potrà  innalzarsi rapidamente, se permane il desiderio di capire e di cogliere il meglio.

Per quanto ci riguarda i nostri eroi sono tornati rincuorati del lavoro che in Italia stiamo svolgendo e del livello di profondità finora raggiunto. Pare che vada proprio bene così…

Non nego che questo mi abbia fatto piacere.

PM

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